“La questione dell’esplosione dell’offerta di azzardo in Italia non riguarda tuttavia solo le slot ma un sistema complesso che lo Stato ha affidato a società commerciali che ne traggono profitto.
Il timore, quando si sentono
annunci del genere, è che per non danneggiare gli utili delle concessionarie si riducano ad esempio le awp negli esercizi commerciali ma si moltiplichino le vlt nelle ‘sale da gioco’, ben più pericolose, o si liberalizzi sempre di più il gioco on-line che sta registrando una crescita esponenziale”. A sostenerlo è, in una nota, il Movimento Slot Mob, che chiarisce: “Non è più tempo di riduzioni parziali del danno. Così come la pubblicità dell’azzardo è stata limitata e non bandita in maniera assoluta, allo stesso modo vigileremo affinché questo provvedimento non sia solo un palliativo verso un problema molto più grande e complesso, o che peggio ancora non porti a delle compensazioni in favore delle concessionarie che potrebbero rendere globalmente l’azzardo in Italia ancora più invadente e pericoloso di prima”.“Come rete di organizzazioni da anni mobilitate sul tema – prosegue la nota – riteniamo che ogni miglioramento in senso democratico della nostra convivenza può arrivare non come concessione dall’alto, ma grazie all’impegno e agli entusiasmi di tante realtà e di migliaia di cittadini che, anche attraverso la realizzazione di tanti ‘Slot Mob’ in tutta Italia, hanno mostrato l’esistenza di un legame sociale che resiste al potere del denaro, come dimostrano tanti baristi che non attendono una legge per impedire all’azzardo di colonizzare la loro attività lavorativa”. Il Movimento Slot Mob ha anche scritto al presidente Mattarella “per rimettere in discussione secondo la Costituzione la gestione dell’offerta di azzardo in Italia che va tolta alle società che ne fanno profitto”. “Chiediamo perciò che le dichiarazioni di Renzi siano l’espressione di un percorso condiviso di progressiva liberazione dall’invadenza dell’industria dell’azzardo nel nostro Paese. Su questo fronte chiamiamo ad un confronto aperto Governo, opposizioni e forze sociali”, conclude la nota
(tratto da agensir.it)
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