martedì 31 maggio 2016

Toscana, nasce l’Osservatorio Regionale sul fenomeno della dipendenza da gioco

La Toscana è stata tra le prime regioni italiane a dotarsi di una legge a contrasto del gioco d’azzardo patologico. In vigore dall’ottobre 2013 la normativa, 
Toscana, prevede misure restrittive per le concessioni all’installazione di slot machine e incentivi fiscali per i gestori di sale da gioco che decidono di non ospitarle nei loro locali.

Sui fondi arrivati dal governo per combattere le dipendenze da gioco d’azzardo, la Regione Toscana ha stanziatotre milioni e mezzo di euro. "I fondi, serviranno per rafforzare i servizi e la presa in carico delle persone dipendenti”, ha spiegato l’assessore alle politiche sociali Stefania Saccardi. Messa a punto del logo no slot, campagna informativa, numero verde di ascolto, osservatorio regionale e sito web: sono i fronti su cui le forze politiche si propongono di operare. I fondi provengono direttamente dalla tassazione che il governo ha imposto alle imprese e agli operatori regolamentati AAMS, il cui fatturato contribuisce al 4% del Pil nazionale, come riporta uno studio di settore compiuto da Giochidislots.
Osservatorio Regionale: organigramma e obiettivi
Proprio pochi giorni fa il Consiglio Regionale ha designato all’unanimità i componenti dell’Osservatorio regionale sul fenomeno della dipendenza da gioco, contemplato nella suddetta legge.
Dell’Osservatorio fanno parte gli assessori regionali competenti in materia di salute, formazione e commercio, tre rappresentanti dei Comuni, tre rappresentanti delle associazioni del terzo settore, un rappresentante per ogni AUSL e tre esperti in materia di dipendenza da gioco d’azzardo. Funzionerà quale organo di consulenza permanente del Consiglio regionale e della Giunta regionale, e avrà il compito di monitorare il fenomeno della dipendenza da gioco, formulare proposte e linee di intervento regionali per la prevenzione, il contrasto e il trattamento delle dipendenze patologiche correlate al gioco; formulare proposte per l’organizzazione di un servizio di primo ascolto e di assistenza e consulenza; promuovere campagne di informazione per la prevenzione e la sensibilizzazione sulle conseguenze derivanti dall’abuso patologico del gioco.
Il compito dell’Osservatorio sarà mettere in rete tutte le energie e le competenze utili ad attuare nuove linee d’intervento regionali per contrastare e prevenire la dipendenza da gioco d’azzardo. Perché non si tratta di un gioco, ma di un rischio sociale e sanitario che colpisce migliaia di persone, soprattutto tra le fasce più deboli della popolazione, e i cui costi sociali danneggiano tutti, anche chi d’azzardo non gioca”. E’ quanto a dichiarato Serena Spinelli, consigliera del PD eletta come presidente dell’Osservatorio.
Toscana, terre di giocatori
Gli interventi sono finalizzati al contrasto del fenomeno ludopatia, che sta colpendo una delle aree più avvezze  al gioco.  La Toscana è, infatti, una delle regioni italiane con la più alta concentrazione di apparecchiature da intrattenimento, in particolare slot machine e videolottery. La provincia di Massa occupa attualmente il primo posto per numero di mini casinò su abitante, ma anche altri capoluoghi come Prato, Lucca e Pisa risultano nella top 20 per densità di slot machine e vlt. Il giocatore toscano medio spende attualmente 857 euro in new slot e videolottery, 234 euro in Lotterie Nazionali e Lotto e oltre 100 euro negli altri giochi regolati dall’AAMS, dati in perfetta linea sia con le tendenze più in voga nel nostro Paese, sia con la raccolta media delle Regioni leader in questo settore.
La crescita della dipendenza patologica tra le fasce giovani e quelle più deboli è stato senza dubbio il fattore che ha portato la Regione ad intervenire direttamente con l’istituzione dell’Osservatorio, che avrà sicuramente degli effetti positivi nel contrastare gli effetti secondari indotti dal gioco d’azzardo.

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