Sia a livello internazionale che in Europa è attualmente in corso un considerevole dibattito pubblico e politico sui costi e i benefici delle differenti opzioni politiche in materia di cannabis. I dati forniti nella presente relazione informano il suddetto dibattito illustrando alcune delle complesse questioni che devono essere prese in considerazione. Si tratta di un argomento importante,
poiché in generale i livelli di
consumo di cannabis non sembrano in calo e presso alcune popolazioni potrebbero
addirittura
iniziare ad aumentare. In particolare, la maggior parte dei paesi che
hanno presentato una stima in seguito a un’indagine recente (a partire dal
2013) ha segnalato un aumento del consumo di questa droga.
Le nuove
stime evidenziano che, in termini di valore, la cannabis rappresenta la quota
più ampia del mercato europeo delle sostanze illecite. La produzione di tale sostanza
è diventata una delle principali fonti di reddito per la criminalità
organizzata. L’importazione di cannabis da molteplici paesi di
approvvigionamento e l’aumento della produzione interna in Europa costituiscono
una notevole sfida per l’attività di contrasto, mettendo così a dura prova le
già esigue risorse delle autorità doganali e di polizia. I reati legati
alla cannabis, la maggior parte dei quali riguarda il consumo o il possesso per uso personale, rappresentano
inoltre circa i tre quarti di tutti i reati connessi alla droga.
Esiste
inoltre una sempre maggiore consapevolezza dei costi sanitari e sociali
che possono derivare dal consumo di cannabis. Tali costi sono più elevati fra i
consumatori più frequenti e di più lungo periodo; a tale proposito, si
stima che circa l’1 % degli adulti europei faccia un uso quotidiano o
quasi quotidiano di cannabis. I livelli di potenza sia della resina che delle
foglie di cannabis sono elevati in termini storici: è un dato preoccupante,
poiché potrebbe aumentare i rischi di problemi di salute gravi e cronici
per i consumatori. La cannabis è ora responsabile anche
della maggior parte dei trattamenti ai quali i pazienti si sottopongono
per la prima volta, benché i dati relativi all’inizio del trattamento debbano
essere interpretati nel contesto di percorsi di segnalazione e di una
definizione ampia di ciò che costituisce una cura appropriata per questa
popolazione. Le risposte politiche in quest’ambito devono inoltre tenere
presente che, diversamente da quanto avviene in alcune parti del mondo, in
Europa la cannabis è in genere fumata insieme al tabacco e, di conseguenza,
è importante istituire una sinergia tra la politica di controllo della cannabis
e quella di controllo del tabacco.
(tratto da emcdda.europa.eu)
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