venerdì 8 gennaio 2016

Nuovo studio sulla correlazione tra sigarette elettroniche e danni al DNA

In genere, chi prova a smettere di fumare passa alle sigarette elettroniche. Tuttavia queste ultimamente sono state bocciate da uno studio di laboratorio che ha affermato come le sigarette
elettroniche danneggino il DNA al punto da poter provocare il cancro.
Nello specifico, gli studiosi del Veterans Affairs San Diego Healthcare System hanno preso in considerazione due popolari marche di sigarette elettroniche, e le hanno sperimentate su cellule umane in una capsula di petri.
Secondo il Daily Caller, i risultati rivelano che le cellule esposte al vapore delle sigarette elettroniche avevano varie forme di danno, comprese quelle a livello del DNA. La doppia elica del DNA ha due lunghi filamenti di molecole che si intrecciano. Quando uno o entrambi i filoni si rompono e il processo di riparazione non funziona bene, si è più predisposti ad ammalarsi di cancro.
La Dottoressa Wang Jessica Rodriguez ha così concluso: “Sulla base degli elementi che si hanno finora, credo sia meglio fumare le sigarette normali”.
Tuttavia lo studio non è chiaro ed esaustivo, poiché ha varie incongruenze.
§  In primo luogo, Wang Rodriguez dice che le cellule in laboratorio non sono completamente equiparabili a quelle che si trovano all’interno di una persona vivente. Quindi la sigaretta elettronica potrebbe avere ‘dal vivo’ effetti diversi che in laboratorio.
§  In secondo luogo, il team di ricerca non ha tentato di imitare la dose effettiva di vapore che si otterrebbe da una sigaretta elettronica, e Wang Rodriguez ha detto che, in questo particolare studio, le cellule sono state sottoposte a una quantità di stress simile ad una fumata elettronica perpetrata per ore e ore, quindi si è trattato di una dose evidentemente massiccia.
Per questi motivi, non si può assolutamente affermare con certezza che le sigarette elettroniche siano addirittura più dannose del tabacco.

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