Diminuiscono i quasi bambini che fumano sigarette, ma aumenta il numero di minori che fa uso di tabacco.
Sono i dati 2014 del NYTS – l’agenzia statunitense che si occupa di contrastare
e prevenire il tabagismo tra i più giovani. Dati allarmanti, perché il fumo, soprattutto da ragazzi, ha conseguenze gravissime.
Ma guardiamo al nostro Paese. Come vanno le cose in Italia?
Bambini tabagisti
- Nel 2014, uno studente su 4 delle superiori e uno su 13 delle scuole medie ha dichiarato di consumare tabacco.
- Tra 2011 e 2014, la percentuale dei ragazzi in età scolare che ha ammesso di fumare sigarette è scesa dal 15.8% al 9.2%.
- Nello stesso periodo, l’uso del narghilè è raddoppiato e quello delle sigarette elettroniche è cresciuto ancora di più, tanto che più della metà degli attuali tabagisti “giovani” fuma abitualmente sigarette elettroniche (2,4 milioni di ragazzi).
- Nel 2014, più di 2 milioni di ragazzi ha dichiarato di usare due o più tipi diversi di tabacco.
I rischi del fumo nell’età dello sviluppo
- La nicotina, che provenga da sigarette elettroniche, sigari, sigarette o narghilè, provoca dipendenza. Se l’esposizione alla nicotina avviene nell’età in cui il cervello si sta ancora sviluppando, aumenta drammaticamente la probabilità che i giovani fumatori sviluppino una maggiore necessità di fumare. È per questo che gli adolescenti sono particolarmente vulnerabili. Le conseguenze durerebbero per tutta la vita.
- Non solo nicotina: il consumo di tabacco può essere nocivo anche a causa delle numerose altre sostanze chimiche presenti nel tabacco che possono causare le ben note patologie correlate al fumo.
Il report 2014 della NYTS mostra che i bambini che fumano sigarette sono sempre meno – ed è un successo: lasigaretta era ormai un cult tra i giovanissimi. Tuttavia, non siamo ancora di fronte alla scomparsa del fenomeno:
“Il fumo tra i più giovani è cambiato completamente, pensando al tipo di consumo. Adesso, tra i 10 e i 18 anni si fumano sigarette elettroniche e narghilè”. Molti di questi ragazzi addirittura usano più tipi di tabacco, quasi fossero tabagisti esperti. “È un paesaggio del tutto inedito”, affermano dal NYTS.
Il punto è che sigarette elettroniche e narghilè hanno grande appeal sui ragazzi. Se il messaggio che le sigarette fanno male è passato, sembra però mancare la coscienza che anche narghilè e sigarette elettroniche comportano altrettanti rischi.
Il fumo fa male, non ci stancheremo mai di ripeterlo. Ma comportare ancora più rischi, se si è adolescenti o poco più. Ecco perché:
Se proprio non si resiste alla tentazione del fumo (ahimè), almeno è il caso di compiere la maggiore età, non solo per una questione di responsabilità delle proprie scelte, ma anche per scongiurare l’insorgere di tutti i rischi in età ancora più giovane. Questa, infatti, è una delle proposte delle autorità statunitensi per far fronte al dilagante fenomeno del fumo tra i più piccoli. È evidente, infatti, che bisogna agire sulla prevenzione.
In Italia, cosa si sta facendo?
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