Siamo
orgogliosi di presentare la 20a analisi annuale sulla situazione della droga in
Europa, costituita dalla relazione europea sulla droga (EDR) 2015. Quest’anno,
la relazione “Tendenze e sviluppi” contiene una panoramica esaustiva del problema
della tossicodipendenza in Europa e delle misure adottate per contrastarlo ed è
al centro della serie di prodotti interconnessi comprendente il pacchetto EDR.
Basata su dati europei e nazionali, presenta indicazioni di alto livello su
tendenze, risposte e politiche chiave, oltre ad analisi approfondite di temi
d’attualità. Il pacchetto include analisi completamente nuove sugli interventi
psicosociali, le strutture per il consumo di droghe, l’abuso di benzodiazepine
e le rotte del traffico di eroina. Tuttavia, il pacchetto informativo
multimediale integrato che costituisce oggi l’EDR, appare in contrasto con la relazione annuale dell’EMCDDA sulla situazione della droga, pubblicata nel 1996. Vent’anni fa,
l’istituzione di sistemi di sorveglianza armonizzati tra i quindici Stati membri dell’UE dev’essere parsa una sfida sconcertante per l’EMCDDA. Pertanto, il fatto che i primi meccanismi di monitoraggio istituiti nel 1995 siano attualmente divenuti un sistema europeo che comprende 30 paesi, riconosciuto a livello globale, rappresenta un risultato impressionante. Oltre a ritenere che l’EMCDDA abbia offerto un prezioso contributo ai progressi compiuti, riconosciamo anche che il nostro lavoro dipende dalla stretta collaborazione con i nostri partner. Fondamentalmente, l’analisi europea qui presentata è possibile perché gli Stati membri hanno investito nello sviluppo di solidi sistemi nazionali d’informazione sulle droghe.
multimediale integrato che costituisce oggi l’EDR, appare in contrasto con la relazione annuale dell’EMCDDA sulla situazione della droga, pubblicata nel 1996. Vent’anni fa,
l’istituzione di sistemi di sorveglianza armonizzati tra i quindici Stati membri dell’UE dev’essere parsa una sfida sconcertante per l’EMCDDA. Pertanto, il fatto che i primi meccanismi di monitoraggio istituiti nel 1995 siano attualmente divenuti un sistema europeo che comprende 30 paesi, riconosciuto a livello globale, rappresenta un risultato impressionante. Oltre a ritenere che l’EMCDDA abbia offerto un prezioso contributo ai progressi compiuti, riconosciamo anche che il nostro lavoro dipende dalla stretta collaborazione con i nostri partner. Fondamentalmente, l’analisi europea qui presentata è possibile perché gli Stati membri hanno investito nello sviluppo di solidi sistemi nazionali d’informazione sulle droghe.
La presente relazione si basa su dati raccolti dalla rete
Reitox dei Punti Focali azionali, che collabora strettamente con esperti
nazionali. L’analisi si avvale inoltre della collaborazione costante dei nostri
partner europei: la Commissione europea, l’Europol, l’Agenzia europea per i
medicinali e il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle
malattie. Desideriamo inoltre riconoscere il contributo di numerosi gruppi di
ricerca e iniziative europei, senza i quali la nostra relazione sarebbe stata
di gran lunga meno ricca. Negli ultimi 20 anni la nostra Relazione è cambiata
al punto da divenire irriconoscibile, ma sono mutate anche la portata e la
natura del problema europeo della droga. Quando l’agenzia è stata istituita, l’Europa si trovava nel
mezzo di una “epidemia” di eroina e l’esigenza di ridurre la trasmissione
dell’HIV e dei decessi causati dall’AIDS erano i principali fattori trainanti
della politica in materia di droga. Oggi, sia il consumo di eroina sia i
problemi legati all’HIV rimangono d’importanza centrale per la nostra attività
di segnalazione, ma si inseriscono in un contesto più
ottimistico in termini di sviluppi e, più informato in termini di risposte
efficaci della sanità pubblica. Tuttavia, il problema ora è molto più
complesso, come dimostra il fatto che molte delle sostanze trattate nella presente
relazione fossero praticamente sconosciute in Europa quando l’agenzia è stata istituita.
Oggi,
i mercati europei delle droghe continuano a cambiare e ad evolversi
rapidamente: nel 2014, ad esempio, sono state individuate più di cento nuove
sostanze psicoattive e sono state condotte valutazioni dei rischi su sei nuove
droghe — entrambe queste cifre rappresentano dei record. Per mantenere il passo
con questi cambiamenti e garantire che l’analisi svolta sia informata sui nuovi
sviluppi, l’EMCDDA continua a collaborare strettamente con ricercatori e professionisti
del settore. In qualità di agenzia, abbiamo sempre riconosciuto l’importanza di
fornire informazioni valide, tempestive e pertinenti alle nostre politiche.
Confermiamo l’impegno di perseguire quest’obiettivo e di garantire che,
indipendentemente dal tipo di problema da affrontare in materia di droghe, le
risposte dell’Europa saranno sostenute da un sistema d’informazione sempre
produttivo, pertinente e adeguato allo scopo. (PDF)
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