lunedì 25 maggio 2015

Ogni settimana, da Parma un SOS per uscire da gioco d’azzardo


Nel 2014 sono state 1.277 le persone con patologie collegate alla dipendenza dal gioco in trattamento presso il Servizio sanitario regionale dell’Emilia-Romagna, 
pari al 4,3% degli utenti complessivi. Il gioco si disputa dunque con il fumo il terzo posto nella triste classifica
delle “droghe” che ci fanno sentire più male, dopo sostanze stupefacenti (65,3%) e alcol (26%); il fumo interessa il 4,4% dei casi.
Esiste un Numero verde per chiedere aiuto in caso non si riesca più a vivere ossessionati dal pensiero di scommettere, o anche schiacciati dalle conseguenze economiche del gioco, cui possono chiamare sia le persone che si sentono vittime del o schiave dell’azzardo, sia loro famigliari. Nel 2014, in Emilia-Romagna il numero complessivo delle chiamate sulla dipendenza dal gioco d’azzardo è stato di 467, delle quali 42 nel parmense: quasi ogni settimana a Parma un nuovo caso viene segnalato, un nuovo grido di aiuto si solleva dal mondo di slot machine e del poker on line. Il numero è 800 033 033.
Sono i dati divulgati durante la seduta della commissione Politiche per la salute e Politiche sociali della Regione questa settimana, presieduta da Paolo Zoffoli, in cui si è parlato dell’attuazione della Legge regionale contro il gioco d’azzardo.
Nei Sert vi sono punte sopra la media regionale a Piacenza, con l’8,8%, a Ferrara e Ravenna con il 6%, a Cesen con il 5,9% e a Modena con il 5,6%. Dal 2013 al 2014 è stato osservato un aumento di casi pari al 15% ma se si prende in considerazione il periodo 2010-2013 l’incremento dell’utenza Sert per gioco d’azzardo è stato del 116,8%.
In regione sono stati attivati corsi di formazione per il personale sociosanitario e per gli esercenti. Inoltre,  stato istituito un numero verde regionale per la consultazione dell’elenco dei servizi ed è stato definito nella legge il percorso di assegnazione del marchio Slot FreER ai locali che non hanno istallato o che hanno disinstallato slot machine e apparecchi per il gioco. Inoltre, è stato firmato un protocollo con associazioni rivolte al contrasto di questo tipo di dipendenza e, infine, è stata attivata una struttura residenziale sperimentale specializzata a Reggio Emilia, denominata Pluto, che nel 2014 ha ospitato 19 pazienti della regione e 21 da fuori regione: i risultati sono confortanti visto che dei 40 casa trattati, 28 sono stati dimessi, 6 sono stati gli abbandoni e 6 persone sono ancora in trattamento.
Questa la distribuzione territoriale delle chiamate al Numero verde per chiedere aiuto: 130 all’Ausl di Bologna, 76 all’Ausl di Modena, 64 all’Ausl di Reggio Emilia; a seguire, l’Ausl di Parma (42), l’Ausl della Romagna – Rimini (35), l’Ausl della Romagna – Ravenna (29), l’Ausl di Ferrara (24), l’Ausl della Romagna – Cesena (22), l’Ausl di Piacenza (16), l’Ausl di Imola (15) e l’Ausl della Romagna – Forlì (14). In Italia il giro economico collegato al gioco d’azzardo legalizzato corrisponde alla cifra record di 85 miliardi di euro annui.

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