Nel 2014 sono state 1.277 le persone con patologie collegate alla dipendenza dal gioco in trattamento presso il Servizio sanitario regionale dell’Emilia-Romagna,
pari al 4,3% degli utenti complessivi. Il gioco si disputa dunque con il fumo il terzo posto nella triste classifica
delle “droghe” che ci fanno sentire più male, dopo sostanze stupefacenti (65,3%) e alcol (26%); il fumo interessa il 4,4% dei casi.
Esiste un Numero verde per chiedere aiuto in caso non si riesca più a vivere ossessionati dal pensiero di scommettere, o anche schiacciati dalle conseguenze economiche del gioco, cui possono chiamare sia le persone che si sentono vittime del o schiave dell’azzardo, sia loro famigliari. Nel 2014, in Emilia-Romagna il numero complessivo delle chiamate sulla dipendenza dal gioco d’azzardo è stato di 467, delle quali 42 nel parmense: quasi ogni settimana a Parma un nuovo caso viene segnalato, un nuovo grido di aiuto si solleva dal mondo di slot machine e del poker on line. Il numero è 800 033 033.
Sono i dati divulgati durante la seduta della commissione Politiche per la salute e Politiche sociali della Regione questa settimana, presieduta da Paolo Zoffoli, in cui si è parlato dell’attuazione della Legge regionale contro il gioco d’azzardo.
Nei Sert vi sono punte sopra la media regionale a Piacenza, con l’8,8%, a Ferrara e Ravenna con il 6%, a Cesen con il 5,9% e a Modena con il 5,6%. Dal 2013 al 2014 è stato osservato un aumento di casi pari al 15% ma se si prende in considerazione il periodo 2010-2013 l’incremento dell’utenza Sert per gioco d’azzardo è stato del 116,8%.
In regione sono stati attivati corsi di formazione per il personale sociosanitario e per gli esercenti. Inoltre, stato istituito un numero verde regionale per la consultazione dell’elenco dei servizi ed è stato definito nella legge il percorso di assegnazione del marchio Slot FreER ai locali che non hanno istallato o che hanno disinstallato slot machine e apparecchi per il gioco. Inoltre, è stato firmato un protocollo con associazioni rivolte al contrasto di questo tipo di dipendenza e, infine, è stata attivata una struttura residenziale sperimentale specializzata a Reggio Emilia, denominata Pluto, che nel 2014 ha ospitato 19 pazienti della regione e 21 da fuori regione: i risultati sono confortanti visto che dei 40 casa trattati, 28 sono stati dimessi, 6 sono stati gli abbandoni e 6 persone sono ancora in trattamento.
Questa la distribuzione territoriale delle chiamate al Numero verde per chiedere aiuto: 130 all’Ausl di Bologna, 76 all’Ausl di Modena, 64 all’Ausl di Reggio Emilia; a seguire, l’Ausl di Parma (42), l’Ausl della Romagna – Rimini (35), l’Ausl della Romagna – Ravenna (29), l’Ausl di Ferrara (24), l’Ausl della Romagna – Cesena (22), l’Ausl di Piacenza (16), l’Ausl di Imola (15) e l’Ausl della Romagna – Forlì (14). In Italia il giro economico collegato al gioco d’azzardo legalizzato corrisponde alla cifra record di 85 miliardi di euro annui.
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