mercoledì 27 maggio 2015

Droga rossa Sembra prevalere l'assuefazione al dilagare di una tragedia sociale. Stanno ammazzando i nostri figli a suon di eroina e cocaina

Non fa più notizia. Se un ragazzo, un uomo adulto, una donna muoiono per overdose di droga non ne parla più nessuno, salvo i parenti più stretti. 
L'Italia pare essersi rassegnata ad una tragedia sociale. I media pure. Noi no.

I dati disponibili sul sito del dipartimento antidroga sono agghiaccianti: a fronte di un tasso di mortalità medio di morti per stupefacenti pari allo 0,9 per cento nazionale ogni centomila abitanti, ci sono regioni che lo superano abbondantemente (il dato statistico arriva fino allo scorso anno). Tra quelle che stanno sotto la media nazionale, Veneto, Lombardia e Campania. Con l'eccezione della Puglia, la gran parte delle regioni rosse stanno clamorosamente sopra quel dato. Ha ragione Francesco Acquaroli, candidato governatore nelle Marche per Fratelli d'Italia, e che ha tirato fuori i dati relativi alla sua regione: "E' finita ogni politica di prevenzione se si abbattono del 40 per cento le risorse dedicate", ha denunciato.
Ovviamente, di tutto questo non si parla in campagna elettorale. Nelle varie regioni i duellanti si sfidano a colpi di impresentabilita' dei candidati e di pronostici sballati, ma su una tragedia sociale il cui costo e' pagato per la maggior parte dalla nostra gioventù pare che debba cadere il silenzio. Del resto, a sinistra sono ormai assuefatti allo slogan che drogarsi è un diritto. A destra si dovrebbe ribadire che invece è un delitto contro se stessi e contro la società. Già, a destra. Per fortuna che almeno ci sono candidati come Acquaroli che puntano a tenere alta l'attenzione su un fenomeno assolutamente negativo nel silenzio di tutti gli altri.
Anche perché proprio le Marche, seconda solo all'Umbria tra le regioni a statuto ordinario, stanno ai vertici della triste classifica tra le regioni che dovranno rinnovare le amministrazioni. E assumono un carattere triste se si pensa che il governatore uscente - quello che pensa a se' e non ai nostri giovani - scende dal cavallo rosso e monta su quello azzurro come se niente fosse. Che gli frega a Spacca, della droga e del flagello che provoca nella regione....
Domani intendo parlarne, negli incontri che avrò in provincia di Ancona. Quando la mortalità si impenna oltre il doppio della media nazionale, non si può più stare a guardare. Ed è invece quello che è esattamente successo in questi ultimi anni, visto il taglio indecente di risorse per la prevenzione. Il dato marchigiano sui giovanissimi e' drammatico: record negativo di consumo di cannabis e altre sostanze stimolanti nella fascia di età tra i 15 e i 19 anni. Stanno ammazzando i nostri figli e se ne infischiano, dobbiamo gridare con tutta la forza possibile.
Nelle Marche e in tutte le regioni dell'Italia centrale - Lazio, Toscana e Umbria - si registra il consumo maggiore di cocaina ed eroina rispetto al resto del Paese. Tutte e quattro le regioni sono egemonizzate a palazzo dalla sinistra. Chi le governa si dia una regolata, perché non se ne può più.

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