mercoledì 21 gennaio 2015

Tinder e Facebook creano più dipendenza del tabacco - Le dipendenze senza sostanza

Nel 2012 l’Osservatorio Nazionale sulle Nuove Dipendenze ha pubblicato un dossier dal titolo
“Le dipendenze senza sostanza –
il fenomeno delle new addictions in adolescenza” , in cui tra le altre cose il fenomeno dell’Internet addiction è la conferma che trascorrere troppo tempo in rete o sui social network genera dipendenza. Se fino ad un paio di anni fa venivano presi in considerazione solo gli adolescenti ed i giovani, per il fatto di essere i maggiori conoscitori e fruitori del web, oggi la situazione è cambiata. Citando Giuseppe Riva, autore del testo “I Social Network”, sappiamo che si trascorre su internet circa 6 ore per italiano, considerando anche quelli che non lo usano affatto e quelli che sono, per l’appunto, dipendenti.
Sempre secondo Riva, se un individuo utilizza i social network per circa due ore al giorno ha anche possibilità di aumentare la propria produttività sul lavoro, il superamento di tale soglia può essere sintomatico di una dipendenza. Non a caso lo scorso maggio sono uscite delle statistiche dell’Università del North Carolina pubblicate dalle maggiori testate nazionali in cui si parla proprio della “sindrome da Like”, in cui si dimostrava che sotto ogni like ad una foto postata suFacebook la persona interessata rilascia nel proprio organismo la dopamina, il neurotrasmettitore alla base delle dipendenze. Gli ultimi aggiornamenti in materia di “dipendenze da social” sono molteplici: e sono stati messi in evidenza da NinjaMarketing:secondo l’Università di ChicagoFacebook crea più dipendenza del tabacco, inferiore solo alle due dipendenze più “naturali” come sonno e sesso.
Vivendo in un’epoca in cui oltre 300 milioni di utenti utilizzano Google plus258 milioni di persone comunicano su Twitter, ma, secondo il Businness Week, il social che crea più dipendenza in assoluto sarebbe Tinder. L’applicazione creata per il dating online riesce a far trascorrere in media 77 minuti al giorno per utente , e come per la maggior parte delle social dipendenze, i maggiori fruitori – contro ogni aspettativa – sono proprio le donne, che a quanto pare preferiscono iniziare una conoscenza su un social invece di un luogo pubblico. PerFacebook i tempi medi di permanenza sono circa 40 minuti. Cosa ci rivelano questi dati? Che il dating online sta superando il "diario virtuale” in termini di causa di dipendenza lo dimostrano le statistiche, forse perché è un modo di ritrovarsi con “qualcuno” inseguito alla solitudine e l’alienazione dal mondo reale che si genera coltivando rapporti unicamente online.
(tratto da meltybuzz.it)
Le dipendenze senza sostanza Il fenomeno delle new addictions in adolescenza PDF

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