lunedì 5 gennaio 2015

Più gioco d’azzardo durante le festività - Impennata di richieste d’aiuto al Sert sulle dipendenze

La febbre del gioco sale, durante il periodo delle feste, anche a Savona.  
Tante, troppe, e in continuo aumento le persone che a ridosso delle feste tentano la fortuna dilapidando i
risparmi alle slot machine e alle videolottery, sognando un Natale senza problemi. Che invece diventa un Natale ancor più povero con un problema in più: il rischio della dipendenza. 
Questo fenomeno si ripete ogni anno, come sottolineano i responsabili Sert del’Asl2 dedicato ai giocatori compulsivi, che fra dicembre e gennaio registrano mediamente un’impennata di richieste d’aiuto fra il 10 e il 15 per cento. A rivolgersi al personale del servizio sulle dipendenze sono soprattutto familiari insospettiti per comportamenti insoliti e le bugie sulla sfera economica che sono il primo campanello d’allarme.  
Al momento sono una cinquantina i giocatori scivolati nella dipendenza che hanno avuto il coraggio di chiedere aiuto e sono seguiti dal personale medico dell’Asl2, in provincia. Alcuni di questi pazienti hanno anche deciso di raccontare la propria vicenda per sensibilizzare altri potenziali giocatori compulsivi o gli studenti. «Gli incontri nelle scuole sono fondamentali. Ne abbiamo tenuti all’Itis-Pancaldo e al liceo Classico, ma continueremo a promuoverli perchè i ragazzi sono molto colpiti dai racconti di esperienza dirette di chi vive il dramma della dipendenza», racconta la responsabile delle strutture dell’Asl2 sulle dipendenza dal gioco d’azzardo, Nicoletta Conio.  
L’anno scorso a fine gennaio l’impennata di richieste d’aiuto aveva indotto il mondo della sanità e gli ammnistratori a una riflessione su questo fenomeno, soprattutto dopo l’uscita della classifica sulle province più appassionate al gioco d’Italia. Savona si era infatti piazzata al quinto posto per la spesa pro capite al gioco: 1737 euro all’anno pro capite per tentare la fortuna a slot machine, videolottery, Gratta e vinci, lotto e supenenalotto.  
Il Comune, che aveva già aderito al Manifesto contro il gioco d’azzardo, aveva chiesto al Monopolio di Stato una mappatura sul numero di apparecchi installati in città e sulle licenze attive. Le slot machine nei locali erano risultate 600 e 180 le licenze concesse. Alla luce di questi dati e del continuo aumento di casi di dipendenza, il 29 gennaio dalle 18,30 alle 20,30 è stato promosso un incontro pubblico nella casa dell’auto mutuo aiuto di via Crispi.  

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