In questa nuova rubrica, spero ma dubito, con cadenza
giornaliera, il desiderio di proporvi una notizia e allo stesso una o più
domande; non per cercare una risposta definitiva, magari, ma il tentativo di
proporre una riflessione, far muovere il cervello, far scaturire dei dubbi,
insomma delle domande. Un esercizio utile, quasi ormai svanito, ma che potrebbe
essere positivo per ognuno di noi; a voi il giudizio e magari, lo spero, l’esercizio.
La notizia di oggi è presa dal quotidiano Avvenire, che
spesso sarà presente perché i suoi articoli, hanno e provocano proprio delle
riflessioni su vari argomenti.
“Le ricerche e sperimentazioni sull'essere umano non possono
legittimare atti in se stessi contrari alla dignità delle persone.”
Si deve guardare con favore alla ricerca scientifica e alle
sperimentazioni di cui necessita per la sua traduzione pratica. Esse sono “preziose
risorse quando vengono messe al servizio dell’uomo e ne promuovono lo sviluppo
integrale a beneficio di tutti”
L’articolo prosegue mettendo appunto sulla bilancia questi
due aspetti, necessità e atti legittimi; ecco la domanda che ne viene fuori,
quanto peso hanno le necessità e quanto gli atti legittimi?
Fino a dove ci possiamo spingere con la ricerca per le
necessità odierne di curare alcune malattie o altro, e fino a dove questi atti
sono legittimi? Basta il rispetto?
Difficile dare risposte definitive, valide e adatte per
tutti, ma tante sono le domande che questo argomento provoca, ecco il primo
obiettivo di questa rubrica, quali domande vengono alla vostra mente? Quali
domande questo argomento vi provoca?
Spazio a voi, proponete domande, domande, domande, magari
saranno utili almeno a smuovere il nostro cervello, i nostri pensieri, le nostre
riflessioni; buon lavoro!
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