martedì 14 giugno 2016

Fumo. Un adolescente che “svapa” è sei volte più propenso a passare alle sigarette

I ragazzi che provano almeno una volta la sigaretta elettronica sono sei volte più propensi a passare al tabacco, rispetto ai ragazzi che non hanno mai fumato.
A dimostrarlo è stato uno studio coordinato da Jessica Barrington-Trimis, dell’University of Southern California, e pubblicato da Pediatrics.
I ricercatori americani si sono basati su un’indagine che ha coinvolto 300 studenti delle scuole superiori. Nel 2014, circa metà degli studenti aveva dichiarato di aver provato almeno una volta la sigaretta elettronica. Nel 2015, circa il 40% di quelli che avevano provato la e-cigarette ha dichiarato di aver fumato anche le normali sigarette, rispetto invece all’11% di quelli che avevano dichiarato di non aver mai provato la sigaretta elettronica. Secondo Barrington-Trimis e colleghi, dunque, chi ha provato la e-cig avrebbe una maggiore probabilità di passare a fumare le normali sigarette. E in particolare, tra gli adolescenti che avevano dichiarato di non avere nessuna intenzione di iniziare a fumare, la probabilità di passare alle bionde è stata di 10 volte maggiore, rispetto ai ragazzi che non avevano mai provato la sigaretta elettronica.
La American Academy of Pediatrics, nel 2015, aveva consigliato di regolamentare l’uso delle sigarette elettroniche così come si fa con i prodotti a base di tabacco, proprio per il fatto che il loro uso può spingere gli adolescenti a fumare le sigarette normali, oltre agli effetti sullo sviluppo del cervello della nicotina. E la Food and Drug Administration americana, lo scorso mese, ha imposto il divieto di vendere le sigarette elettroniche ai ragazzi sotto i 18 anni.Tuttavia, secondo Michael Siegel, professore alla Boston University School of Public Health e promotore dell’uso della sigaretta elettronica come mezzo per smettere di fumare, lo studio non dimostra che sia stato l’utilizzo della e-cigarette a spingere gli adolescenti a passare al fumo. Siegel, che non era coinvolto nello studio, ha fatto notare che nell’indagine non è stato chiesto quante volte i ragazzi fumavano, ma solo se avevano provato almeno una volta.
“Quello che potrebbe essere accaduto è che questi ragazzi non sono diventati fumatori regolari di e-cigarette – ha sottolineato – perché se fossero stati fumatori abituali di sigarette elettroniche non sarebbero mai passati al tabacco”, ha concluso l’esperto.
Fonte: Pediatrics 2016  Andrew M.Seaman
(tratto da quotidianosanita.it) 

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