sabato 30 aprile 2016

«Mi chiamo Mario e sono alcolista». I gruppi contro le dipendenze

Sono una ventina i gruppi di auto mutuo aiuto AMA (www.amabrescia.org) che, nel bresciano, affrontano vari tipi di problemi e dipendenze.
Il loro motto è “tu solo ce la puoi fare, ma non ce la puoi fare da solo”. A partecipare sono persone con lo stesso problema che scelgono di uscire dall’isolamento per scambiarsi informazioni, esperienze e soluzioni, condividere sconforti e conquiste, offrire e ricevere sostegno.
Il sodalizio Ama si presenterà alla comunità domenica 8 maggio alle 11.30 al centro sportivo Polpenazze. Ogni gruppo è composto da un minimo di tre a un massimo di dieci persone. Modera il dibattito un “esperto per esperienza”.
Varie e disparate sono le problematiche affrontate dai vari gruppi: dal divorzio alla perdita di una persona cara, dalla disabilità ai problemi alimentari di un familiare e poi ancora la dislessia di un figlio o la solitudine di anziani.
Per affrontare la dipendenza dall’alcol, ricordiamo le associazioni Aa (Alcolisti anonimi), Al-Anon (per familiari e amici di bevitori problematici) e Acat. Quest’ultima ha sede in via San Faustino 38 a Brescia e vanta sei club (quattro in città, uno a Roncadelle e uno a Montichiari). Qui l’alcolismo non è visto come una malattia, ma come un problema che va affrontato con umiltà dal diretto interessato, secondo il metodo Hudolin.
Per chi ha problemi con il cibo si consigliano i gruppi di auto mutuo aiuto dell’associazione dei Mangiatori compulsivi anonimi. Per tutti il primo passo coincide con l’ammissione del disagio da affrontare un giorno alla volta. L’obiettivo è raggiungere un nuovo modo di pensare, (re)agire, vivere per superare l’agitazione inferiore. 

(tratto da giornaledibrescia.it)

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