La lotta al tabagismo abbatte un nuovo muro: è stata
lanciata la campagna per portare al divieto di fumo in auto, nei parchi e in spiaggia, fino ad arrivare a vietare le sigarette nei film e nelle serie tv nazionali. La notizia è stata comunicata a 10 anni dalla legge voluta dall’allora ministro della Salute, Girolamo Sirchia, sullo stop alle sigarette nei locali pubblici.
I risultati sono stati eccellenti con un calo dei fumatori dal 23,8% del 2003 al 19,5% del 2014. Inoltre la vendita di prodotti legati al tabacco sono scese di circa il 25%.
La battaglia del ministro Lorenzin
Beatrice Lorenzin, sull’onda del successo della normativa di Sirchia ha dichiarato “guerra ai tabagisti” con lo scopo di tutelare la salute dei non fumatori. Il Ministero della Salute, attraverso il proprio sito, ha indicato le linee guida della possibile nuova normativa, che non mancherà di aprire un ampio dibattito. Ecco la parte più rilevante, in cui viene annunciata il possibile divieto in auto e nei film, oltre che negli spazi all’aperto.
Seguendo le indicazioni della Convenzione Quadro OMS per il Controllo del Tabacco (approvata nel 2005 e diventata legge in Italia nel 2008), potrebbe, ad esempio, essere perseguito un aumento costante dei prezzi delle sigarette (anche di quelle “fai da te”) ed essere consentita la destinazione diretta di una piccola parte delle tasse sul tabacco (basterebbe lo 0,1%) ad azioni di prevenzione. Tra le ulteriori azioni da mettere in campo, il recepimento, nei tempi previsti, della Direttiva Europea 2014/40/UE, approvata lo scorso aprile, comporterà, tra l’altro, l’introduzione di immagini dissuasive sul 65% della superficie dei pacchetti di sigarette, il divieto di utilizzo degli aromi caratterizzanti e dell’uso di alcuni additivi attrattivi, l’attivazione di misure più efficaci per identificare e tracciare i prodotti del tabacco e combattere il traffico illecito.
Altre possibili iniziative, il cui successo è documentato in altri Paesi, riguardano l’estensione del divieto di fumo in auto se vi sono bambini a bordo, ma anche negli stadi, nei parchi pubblici e nelle spiagge attrezzate, la regolamentazione delle “scene fumo” durante i film e le serie televisive nazionali.
Nessun commento:
Posta un commento