Le sigarette elettroniche possono contenere fino a 10 volte il livello di sostanze cancerogene rispetto a quelle tradizionali. E' quanto hanno scoperto scienziati giapponesi, in una ricerca commissionata dal ministero della Salute di Tokyo.
Nei liquidi utilizzati nelle sigarette elettroniche sono state trovate sostanze quali la folmaldeide e l'acetaldeide, hanno spiegato i ricercatori. La prima, utilizzata in materiali per l'edilizia e in sieri per imbalsamatori, e' presente in molti liquidi a livelli piu' alti rispetto al tabacco. "In una marca, il team di ricercatori ha scoperto piu' di 10 volte il livello di cancerogeni rispetto a una sigaretta normale", ha spiegato il responsabile della ricerca, Naoki Kunugita, sottolineando che "specialmente quando il vaporizzatore si surriscalda, vengono prodotte quantita' piu' alte di queste sostanze dannose". Anche in un'altra marca di liquidi i ricercatori hanno trovato livelli simili di formaldeide.
Le sigarette elettroniche funzionano attraverso un vaporizzatore che permette di aspirare il liquido, senza produrre combustione. Il team dell'Istituto nazionale per la salute pubblica giapponese ha analizzato diverse ricariche, utilizzando una macchina che simula 15 inalazioni.
La ricerca, ha spiegato Kunugita, dimostra che le sigarette elettroniche non sono innocue come molti pensano. Spesso, ha aggiunto, i giovani le usano prima di cominciare a fumare quelle tradizionali. Nell'agosto scorso, l'Organizzazione mondiale della sanita' (Oms) aveva chiesto ai governi di vietare la vendita di sigarette elettroniche ai minori, poiche' rappresentano una "seria minaccia" per i giovani e le donne incinte, con il rischio di "conseguenze per i feti".
(tratto da agi.it)
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